Marina Wiesendanger's
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  30/03/2006; 19.32.39


venerdì 24 marzo 2006


 

Lorenzo di Pianogrillo • 3/21/06; 11:31:30 PM #

 

Subito.

Sei mio amico, intellettualmente compatibile.

Anche mio –dice Kobi che mi è passato dietro le spalle.

Cosa dici di un viaggio in Sud America, Davide lo sta facendo e

Michele dice che lo farebbe subito se non avesse responsabilità.

Però Davide ha moglie e due figli e lo fa lo stesso,

lui è un viaggiatore come tu musicista. Una questione irrinunciabile.

Leggilo.

 

http://www.avantdedormir.com/blog/stories/2006/03/24/vueltaSurAmericaAChile.html 

 

http://www.avantdedormir.com/blog/stories/2006/03/24/vueltaASurAmericaDesdeUruguayAArgentina.html

 

http://www.avantdedormir.com/blog/stories/2006/03/24/punaArgentina.html

 

http://www.avantdedormir.com/blog/stories/2006/03/24/nordesteArgentino.html

 

http://www.avantdedormir.com/blog/stories/2006/03/24/desdeArgentinaAChile.html

 

http://www.avantdedormir.com/blog/stories/2006/03/24/chile.html

 

http://www.avantdedormir.com/blog/stories/2006/03/24/argentina.html

 

Ne ho ancora dei pezzi, te li darò alla prossima botta di noia.

 

Da parte mia, non mi annoio.

E no che non mi annoio non mi annoio.

Succedono sempre cose.

 

Abbiamo traslocato, sai? Qui in campagna. Tu non sei ancora venuto, e quindi non sai

com’era messa la casina, Lorenzo. A mezza costa di una delle tante colline umbre, il paese a 1 km.,

nascosto, lei  rivolta agli stessi punti cardinali tuoi!, ma senza vista mare

-è questo il suo limite- dietro si alza il sole, davanti il tramonto. Circondata dai boschi,

scendono ampi dietro e si stringono davanti, come un abbraccio, vanno giu’ fino alla Valdichiana,

e la vista è una quercia enorme, leopardiana, che il sguardo esclude, e poi la Toscana,

Montepulciano in faccia, non distante, inquadrate le sue lucine, la sera, nella finestra della camera da letto

 

Qui, ogni vent’anni, disboscano. Cresce tutto molto fitto, e abbattendo gli alberi, non tutti,

si fanno respirare quelli piu’ forti, hanno bisogno di spazio e luce.

 

E’ così che noi adesso vediamo il paese, e loro vedono noi.. E abbiamo di fianco e sotto tante colline morbide, che prima non c’erano, vediamo la nostre fonte, insomma il panorama è tutto cambiato, è bello,

soprattutto è diverso! Ci sembra di esserci spostati senza muoverci..ed è così.

 

Le istrici, quelle hanno traslocato davvero. Le iris ringraziano.

 

Queste sono le mie novità. Se ti sembra poco!

 

Per il resto, piccole storie di piselli e di fiori.

La storia delle primule è per te Valeria,  che mi hai scritto sui commenti una cosa così carina,

come se io fossi il libro che leggi:  le ho messe, 13 piantine, sotto un corbezzolo che ha una sua

recinzione particolare, un muretto irregolare, ma basso.basso, una specie di sottopiatto ovale,

come quelli americani, da portata.

Il corbezzolo è alto un sei sette metri. Allontanandomi da lui ho avuto l’impressione che mi fischiasse, un richiamo. L’ho guardato. Stava dicendo, ma dì, sei pazza..? Vero, mi sono dimenticata di tutte le belle vetrine che ho fatto? Era un orrore la composizione, una cosa finta

scema brutta.Lui alto alto e sotto i fiorellini colorati colorati… Mancavano i nani di Starck. Esagerare! Come dice Gianfranco Ferrè.

Mi sono vergognata di me..Il giorno dopo le ho ritrapiantate su un muretto dove stanno già dei bulbi di tulipani e narcisi.

Sono primule da viaggio, hanno retto bene, radicato subito prima che cambiassi di nuovo idea.

Le piante hanno un po’ paura di noi che non le conosciamo tanto e giriamo con le forbici,

io credo.

 

Ora vengo a Milano per votare, nessuno mi può trattenere.

Kobi con me ma non vota, è svizzero, non può. Mi piacerebbe vederti.

L’ultima volta che siamo partiti da milano, erano le 11 di mattina.

Alla 1 hanno sfasciato e incendiato macchine proprio davanti al nostro portone,

di certo lo hai visto, ma ti sei reso conto che era proprio lì?

Per la prossima venuta, mi raccomando, vorrei non avere sorprese. Disposta ad annoiarmi

anch’io. Avrò come sempre due cestini con il Gatto e la Cremina, e quelli si spaventano quando

ci sono i cortei.

m

 

p.s. ti mando una foto, mia madre, lei odiava la noia.

Diceva che è cosa da evitare con la massima cura.

Prendeva la cosa molto sul serio.

 

 

 

 

 A picture named Cocca-SEGAL.w.jpg

 

 Pepsico City Museum.

 La Cocca incontra le sculture di Segal.


5:16:50 PM    comment []

© Copyright 2006 Marina Wiesendanger.
 


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