Marina Wiesendanger's
Radio Weblog

  05/02/2006; 20.55.43


domenica 5 febbraio 2006


A picture named NOIxblog.jpg

Così come hai detto che d'ora in avanti vuoi vederci e pensarci

E infatti siamo noi, siamo proprio così, è solo che Kobi si è tagliato i capelli.


5:11:14 PM    comment []

martedì 14 ottobre 2003


 

 

Le collezioni estate 2004 io le ho viste iniziando da Etro. Stilista, Veronica Etro,

la bambina che amo di piu’ in questo mondo di stracci.

In francese, per dire straccio, si dice chiffon. Da qui il fascino e i malintesi.

Vedo la sua sfilata e sento la sua precisione, la determinazione che ho conosciuto

nel padre da ragazzo, però, ballando, gli venivano le orecchie rosse di timidezza.

Quando avevamo tutti l’età di Veronica, a milano si era tutti insieme. Ora sembrerà

un name dropping, beh lo è, e anche pesante. E lungo una vita.

 

Per cominciare, andavamo a scuola insieme io e Miuccia Prada. Abbiamo la stessa età.

Lei è una ragazza forte, ma anche tanto tenera. L’ultima volta che l’ho vista a un caffè,

è corsa incontro alla mia Cocca, mia madre, a darle un bacino. Poi mi ha messo in mano un bigliettino col suo

numero di telefono, la cosa grande di lei è che se chiami, ti risponde proprio lei, è lì sola

 nel suo studio a lavorare.

 

Armani, per esempio, non era nessuno per noi ai tempi. Però sua sorella Rosanna era

un mito. C’era una rivista, Arianna, settimanale mi pare, e in copertina c’era la sua bella faccia,

la moda era lei, cambiava il cappellino o il paletot, la camicia.. Oggi è una mia cara cliente,

sceglie sempre giusto naturalmente, e veloce. Siamo contente di vederci, ci parliamo

ancora come da ragazze.

 

Sto prendendoci gusto..racconterò tanto.

Gianfranco Ferrè, lo rivedo insieme a Kobi a Bonifacio, tutt’e due in bermuda e così diversi,          mi passeggiavano davanti sul molo. Parlavano fitto.

Kobi allora era il piu’ famoso di tutti,il piu’ giovane art in Italia, venuto dall’America,

Young & Rubicam, lo avevano messo a vivere al Manin, gli avevano dato l’autista…

Un giorno, anche questo racconterò.

Gianfranco aveva un problema, sono architetto oggi, mi piace, ma mi chiedono di fare lo

stilista per un grande gruppo. Cosa dici? E Kobi, soave, occupato a dare le risposta giusta al suo amico, ‘ una casa viene su piano, anni ci vogliono -gli diceva- un vestito invece lo vedi subito se ti è venuto come vuoi tu’

Gli ha dato retta.. e oltre.

Quando siamo andati in America a raccogliere il successo delle nostre borse di plastica, nell’84,

me lo vedo scendere dalla scaletta dell’aereo tenendo per il braccio la Cocca, la mia mamma,

con affetto e con premura. Lei, bella da matti vestita da lui, con noi per un giro di due mesi,

una vita al massimo..

 

E Walter Albini, il genio, il sicuro, aveva fretta di agire, morirà troppo presto lui, con un dolore lasciato

a tutti noi in eredità. Lui ha cambiato la faccia della moda, lui e solo lui, il primo.

Intanto dalle sfilate di Roma, di Firenze, è venuto via e clamorosamente ha dichiarato che la moda italiana si farà solo a milano. Da allora e per sempre. Se qualcuno è di fuori, che venga qui.

Scandalo, ma grave allora! Le giornaliste lo hanno boicottato e lui, alla sua prima sfilata milanese,

sfilava solo mentre gli altri, tutti, erano a Firenze, buyers, media, tutti.  Quando le potenti donne addette

all’informazione si sono –alla fine- presentate, gli ha chiuso le porte in faccia! ‘La stampa non è gradita’ !

Da allora è stato a milano che tutto è successo . C’è gente del campo che non l’ha mai sentita,

questa storia.

 

Geniale così e fuori dagli schemi, Cinzia Ruggeri. Da lei discendono direttamente, all’inizio,

Dolce e Gabbana. Hanno preso in mano i suoi cristalli da lampadario, che metteva, rosa, sulle camicie di seta bianca e hanno poi trovato le loro certezze.

Anche per lei era importante il puro concetto, le sue sfilate sono imbattute ancora oggi,

si entrava in una grande calla, quello era l’ingresso.. Anche lei trattava la stampa a pesci in faccia,

nell’ultima sfilata offriva alle giornaliste una giacca bianca, dipinta a mano sì, ma da cameriere,

e il comunicato stampa era un foglio di carta  con un grissino tenuto su da una fetta di prosciutto crudo appiccicato...diceva che tanto venivano solo per il suo buffet. Che era straordinario, paesaggi su

tutto il tavolo fino all’orlo, salse blu che scorrevano su colline, cascate di salse, autori i Maestri del cibo,

 La Società della Festa , si chiamava.

Le facevamo gli accessori, di erba, di rose, di acqua di plastica trasparente.. ci divertivamo e quanto, veramente.

E’ difficile per me parlare di lei, è stato un incontro forte, sono ancora troppo coinvolta..

Quando ha deciso che non era piu’ tempo morale per fare l’imprenditore, fa troppo dopoguerra, mi ha detto.. ha chiuso tutto di colpo e se ne è andata in puglia, sola con tanti gatti  in promenade.

La cosa piu’ bella della mia vita me l’hai regalata tu, per un mio compleanno mi hai mandato,

in un’enorme scatola, una stola fatta di rose rosse fresche da indossare..

Cinzia un giorno parlerò di te. Maga verde, lucida, a volte crudele, ma con i suoi uomini,

mai con un’amica. Un giorno che piangevo, hai aizzato un dobermann per distrarmi.

Ci sei riuscita! Pazza, unica.

E adesso abiti di fronte a casa mia. Sai che non ho il coraggio di incontrarti?

E cmq www.cinziaruggeri.com, per vedere la sua mano magica.


2:18:18 PM    comment []

mercoledì 8 ottobre 2003


A picture named matrimonio.jpg
7:13:07 PM    comment []


 

 

A picture named BASILE 2.jpg


7:10:11 PM    comment []


 

 

 


6:40:39 PM    comment []

© Copyright 2006 Marina Wiesendanger.
 


__________

Archivio





















__________

















Vintage


__________




Google
nel web
in avantdedormir

Counter

Amici invisibili

Pagine viste fino a gennaio 2006:

481.884