Marina Wiesendanger's Radio Weblog



Chile

lunes, 20 de marzo de 2006 - Cile

Bene, siamo quasi agli sgoccioli e dico, bene, perche' ovviamente sono
soddisfatto!
Ho viaggiato in bus per l'esattezza per 23 ore dalle 9 di ieri mattina alle
8 di questa mattina, tutto un tiro da San Pedro de Atacama a Santiago del
Cile, piu' di 1600 km su una strada statale per fortuna largamente vuota di
traffico, qui le autostrade sono una chimera e basta una semplice Ruta 5
perche' tutti usano i bus, i comodi bus, per andare da una citta' all'altra.
E cosi' si sono susseguite nell'ordine le soste a Calama, Antofagasta,
Chañaral, Copiapo'  poi ho perso il conto perche' dormivo e mi sono
svegliato alle porte di Santiago. A queste soste previste si sono aggiunte
una serie di soste ai posti di polizia, qui, ve lo spiego, i bus e i camion
si devono sempre e comunque fermare ai posti di polizia, in un caso ai tre
stranieri presenti sul bus sono stati chiesti i passaporti, eravamo io 
l'italiano, un tedesco ed un inglese, sembravamo la classica barzelletta!!!
Inoltre questi bus hanno la caratteristica di essere molto elastici e, se
glielo si chiede gentilmente, si fermano anche in mezzo alle campagne.
A bordo la solita varia umanita', ieri per giunta era domenica e si sono
spostate anche intere famiglie da una citta' all'altra con tanto di bambini
che si vede che sono abituati ai bus!!!
Antofagasta ha segnato l'arrivo sull'Oceano Pacifico, dopo la bellezza di
quasi 400 km di solo ed esclusivo deserto, ma di quello amaro, senza un filo
d'erba inteso in senso letterale e senza presenza umana, solo posti di
polizia e qualche disperato e un microbus dei tifosi del Cobreloa che da
Calama ci hanno spesso superato sventolando le loro bandiere, diretti ad
Antofagasta a vedere la partita.
Per cui dopo cinque ore di rilievi sabbiosi o piu' o meno sassosi ed una
linea ferroviaria inutilizzata (ho poi chiesto e saputo che la linea serve
solo per il trasporto merci, qui treni umani non ce ne sono) che ci correva
al fianco e che spesso e' stata incrociata con l'obbligo di sosta anche li'
perche' non ci sono le barriere (dunque il conduttore deve pur verificare se
viene un treno....non sia mai che giusto quella volta che non
controlla.....bbuuum!!!), dicevo dopo cinque ore, la vista dell'Oceano
Pacifico e dei suoi immensi cavalloni e' stata un sollievo ed anche un
piacevole cambiar punto di vista!!!!
Gia, Antofagasta e' tutta distesa in discesa dai monti desertici che colano
a picco in mare, dicaimolo subito,dal primo impatto e' una schifezza, un
immenso cantiere aperto, macchine movimento terra ed escavatrici ovunque,
tutti regolarmente al lavoro anche se e' domenica (alla faccia del riposo
obbligatorio settimanale e della santa domenica!!)......ma, incrdibile ma
vero, ha un lungomare strabiliante fatto di parchi a verde pubblico, giochi
per bambini, spiagge riparate dove la gente era a mollo nell'oceano, grandi
spazi per andare in bicicletta e tutto quello che si puo' immaginare di un
bel lungomare, non certo quel troiaio di Viareggio, con i suoi bei condomini
di pottini affacciati sul quel mare di cacca che e' il Mar Tirreno!!!!!
Il bus fortunatamente fa un bel giro di Antofagasta, un sightseeingtour si
direbbe, ha anche alcuni bei edifici coloniali che ho fotografato.
Poi, tanto mare impetuoso a frangersi su una scogliera bassa e quando si
arriva a Chañaral sono gia' scese le tenebre. Sul bus ci danno merenda, cena
e l'indomani mattina anche colazione!!!
Che si vuole di piu', considerato che ho speso per il biglietto 23.800 pesos
(40 euro scarsi) e ne avrei spesi comunque tra cena, colazione e hostal
almeno la meta'!!!!
Alle 8 spaccate, come previsto, il bus arriva al Terminal Alameda di
Santiago del Cile, senza problemi d'ingresso in citta', nessun traffico
intenso (che strano anche a Montevideo, altra grande capitale uruguayana ci
ero arrivato di lunedi' ed anche li' nessun problema d'ingresso in
centro.....mi ricordo soltanto tutte le mattina quando lavoravo a
Milano.....che piacere entrarci da qualunque direzione si vuole, oppure la
mattina che a Roma per poco non mi fanno fare l'esame per il concorso
perche' dalle 6 alle 9 ero bloccato in quella simpatica citta!!!)
Santiago  e' una citta' a cui bastano cinque minuti di sguardo alla rete
metropolitana  ed al reticolo di strade e ci si sente gia' a casa, punti di
riferimento il Cerro San Cristobal (il monte che domina la citta'), il Rio
Mapocho (il fiume), l'Avenida Alameda (un enorme corridoio che taglia la
citta' da ovest ed est e dove sfrecciano senza pieta' ogni tipo di bus!!) e
la Plaza de Armas (deliziosa, con la sua cattedrale, il bellissimo palazzo
del Correo de Chile, il palazzo del museo), per tutta la citta' sono
sparpagliati palazzi ed edifici coloniali, piu' in la' l'imponente e
bianchissimo Palacio de la Moneda (dove risiede il governo, tristemente noto
perche' nel 1973 Salvador Allende, l'allora presidente, pur di non
arrendersi all'esercito che stava per attuare il golpe di quel pezzo di
merda di Augusto Pinochet, vi si suicido').......e pensare che quella
dittatura e' durata ufficialmente fino al 1989, e' proseguita sotto
l'apparente governo democratico di Ailwyn per qualche anno, Pinochet nel
frattempo si e' fatto tutte le leggi per restare impunito, e' anche senatore
a vita e nonostante sia quasi novantenne e malandato e' sempre vivo!!! Non
voglio fare paragoni.....e nemmeno augurare la morte, ma mi pare evidente
che solo la natura decreta la nostra fine!!!
Comunque Santiago e' la classica capitale sud americana, del paese piu'
benestante del sud america, molto diversa da Buenos Aires o Montevideo, c'e'
un discreto ordine e non molte scene sciagurate.....d'altronde non a caso i
cileni hanno sempre avuto come riferimento gli inglesi, anzi addirittura
Pinochet giro' le spalle ai suoi vicini argentini ed altrettanto dittatori
ed alleati della sua specie come Galtieri e Videla, quando l'Argentina
dichiaro' guerra a Sua Maesta' la Regina d'Inglaterra ed invase le isole
Malvinas, colonia inglese, ma territorio d'appartenza argentina, tuttora in
mano agli inglesi!!! E tanto basta ad identificare i cileni da sempre piu'
europei di tutti da queste parti.......comunque da quelle tristi storie sono
fuori sia il Cile che l'Argentina ed auguro tanto benessere a questi due
paesi, anche se non ci potessi piu' venire perche' troppo cari, come in
effetti lo erano fino a qualche anno fa.
Per Santiago ho girellato, anche con l'aiuto di una efficientissima
metropolitana, ho trovato albergo molto centrale in una zona tremendamente
somigliante alla Londra Vittoriana e tra l'altro, non a caso, si chiama
proprio Hotel Residencial Londres......ha vissuto tempi sicuramente
migliori, ora ha un che' di vecchio albergo charmante tutto parchettato e
scricchiolante molto simile a quel bell'albergo, altrettanto vecchiotto e
affascinante, nel quale andammo a Porto in Portogallo, lo ricordi Naila?
I piedi, comunque, me li sono consumati a dovere, ho fatto km su km perche'
purtroppo questa e' una citta' che ha le bellezza nascoste, difatti al posto
di tanti edifici, magari fatiscenti, sta sorgendo una citta' degli affari
oltre che ministeriale, per cui si vedono tanti cantieri anche in pieno
centro e tanti grattacieli incombenti su queste favolose dimore coloniali od
ottocentesche.
La Signora Michelle Bachelet e' amata, nessuno si lamenta e questo e' gia'
tanto vero?
Ho mangaito divinamente al Mercado Central, un mercato del pesce e della
frutta, pieno di queste marisquerias (pescherie che hanno anche la cucina,
dove sostanzialmente cucina la signora di casa), ho scambiato le mie solite
opinioni con il titolare Hector, che mi ha servito un Jardin de mariscos
(letteralmente "giardino di frutti di mare) strepitoso, in una teglia
fumante a 180 gradi, ci ho bevuto sopre due birre Cristal e mi sono
sistemato bene bene!!
Ho continuato il giro al di la' del Rio Mapocho (a proposito la sapete
questa? "que lindo, que lindo, que lindo se va a ver, Pinocho en el Mapocho,
el Pueblo en el poder", la cantavano ai tempi di Pinochet e significa: "Che
bello, che bello, che bello sarebbe vedere Pinochet  nel Fiume Mapocho e il
Popolo al potere), c'e' il mercato della frutta e verdura, non posso frenare
di fotografare banchi nei quali e' sistemata la frutta come fosse un opera
d'arte e poi quanta frutta esotica, alcuna anche sconosciuta e messa in
barattolo come noi facciamo con pesche ed ananas.......qui pero' ricevo un
primo avviso di non ostentare troppo vidocamera e fotocamera, mi dicono che
ad un "estadounidenses" gliel'hanno soffiata  sotto gli occhi.......ma agli
americani e' ovvio che succedano queste cose, fatevelo dire da Naila,
Debora, Enrico, Alessandro e Tiziana, quanti americani vengono a denunciare
a Pisa tali furti e borseggi?
Al secondo avviso di una signora che mi chiama "joven" penso che forse e'
meglio andare, di foto ne ho fatte a sufficienza e le voglio portare a casa
e poi non vorrei essere il primo italiano borseggiato qui, questo onore lo
lascio a coloro che ritengo piu' stupidi!
Bene, e cosi' e' andata avanti la giornata, una pausa al caffe per il solito
eccellente e verissimo jugo de naranja, una cameriera con minigonna che mi
ha fatto venire il torcicollo, insieme al viavai di Plaza de Armas, dove
sotto gli occhi mi e' passato ogni ben di dio.......ci si mettono anche le
studentesse con queste divise obbligatorie ma supersminigonnate!!!  Eh....lo
gia' detto, la forza delle donne di questi paesi e' enorme in tutti i sensi,
ma sta prima di tutto nel loro usare, senza remore e senza farne una
questione di femminismo, le semplicissime gonne, gonne, gonne, voglio le
gonne!!!!
Dopo questa dissertazione personale, io vi saluto, domani alle 13 e 50 c'e'
un aereo, sta fermo all'aeroporto internazionale di Santiago, a 26 km dalla
citta', ha un destino: Parigi.
Si ritorna nella vecchia Europa, con due salti sono a Pisa, ho un bagaglio
di cose da sviscerare, svelare, far vedere, non posso dire che questo e'
l'ultimo atto, penso che qualcosa mi verra' fuori e ve lo esternero'. Se
nessuno mi ha invitato a non recapitargli questi messaggi, sopporterete
anche qualche altra dissertazione, che tra l'altro, a mente fredda vengono
sempre meglio.
Io sono soddisfatto, ho un bilancio positivo, ma non ne avevo
dubbi........questa gente e questi posti non tradiscono......e pure
potrebbero farlo, in fondo io sono qui a saziarmi di loro, mettiamola cosi':
il turismo serve per la loro bilancia? Bene io sono un turista che qualche
soldo (pochi in verita) ho portato, mentre se io sono considerato un
viaggiatore (come mi piace essere) spero solo di aver dato fiducia e
speranza a queste persone, che se vedono qualche forestiero forseun lato
positivo del loro paese riescono a vederlo.....io d'altronde ho buttato
nella mischia tutta la mia persona, non ho negato la mano a nessuno e
nemmeno cani e gatti ho scacciato!
W questo´pianeta che ancora vince la sfida, vorrei dire anche W gli uomini
che lo abitano, ma scusate....non mi viene.
A presto
Davide



© Copyright 2006 Marina Wiesendanger. Click here to send an email to the editor of this weblog.
Last update: 24/03/2006; 16.07.09.