Argentina
11 de marzo de 2006 Once de la noche en Salta - Argentina
Eh si, ci sono arrivato, non senza difficolta', vi avevo lasciato a casa di Julio l'altro ieri sera quando ero appena rientrato dall'Uruguay, sapevo del "paro" (sciopero) che era iniziato alle 12, tanto che io ero rientrato da Montevideo solo perche' il mio volo era PLUNA, compagnia di bandiera uruguayana e lo sciopero interessava solo i piloti e il personale Aerolineas Argentinas e consociate, insomma ho rischiato di rimanere proprio in Uruguay, solo il caso ha voluto che volassi con gli uruguayani e non con gli argentini!!! Tuttavia, cio' non mi ha salvato dal catastrofico giorno 10 passato interamente nell' aeroparque Jorge Newberry di Buenos Aires, che poi e' il secondo aeroporto, molto vicino al centro, un po' come Linate per Milano e Ciampino per Roma. Ho detto catastrofico e ho detto poco, pero' non il mio giorno peggiore da viaggiatore, perche' al primo posto resta intoccabile l'aggressione a mano armata subita nell'ormai lontano 1986 a Valencia. Mi sono alzato, anzi ci siamo alzati, io e Julio alle 5 e mezza, alle 6 eravamo in aeroparque.......per vivere solo di speranza!! Premetto che in vita mia non avevo mai subito gli effetti di uno sciopero in un aeroporto, neppure in Italia; ho assistito a scene strazianti, cataste umane di tutte le razze e di tutte le eta', mega cumuli di bagagli a forma di piramidi, comitive di inglesi a suonare e cantare, gran signore e uomini d'affari incravattati, cinesi (perche' un po' ci sono anche qui!!!), tedeschi, francesi, cileni, spagnoli e non so chi altro, tutti a cercarsi una nicchia, che fosse quella buona per piazzare lo sprint ai banchi informazioni o del check-in i quali erano il deserto umano. Un poliziotto amico di Julio ci ha detto che non si faranno vedere mai, hanno paura della violenza dei passeggeri, i quali, pero', con mia sorpresa aspettavano tutti pazientemente. Non nascondo che ho cercato la raccomandazione all'italiana, tramite questo poliziotto (Naila ti tocca andare alla Polaria prima o poi!!!) si e' cercata una tal Mariana, dipendente Aerolineas Argentinas per farmi entrare in lista non appena finiva lo sciopero.....naturalmente non si e' trovata!!! Nella sala d'imbarco, nel frattempo giungevano tutte le tv e tutti i giornalisti, trasmettevano "en vivo" i lamenti e le impressioni degli astanti, sono stato anche intervistato da un giornalista della carta stampata il quale mi chiedeva che opinione avessi di quanto accadeva.......e cosa gli dovevo dire, in Italia succede di peggio!! Una scena toccante e' stata quella di una mamma che, approfittando delle televisioni, si e' fatta intervistare con tanto di foto delle sua bimba scomparsa non so quando....cio' mi ha fatto essere paziente molto piu' a lungo...... Nel frattempo, venivo sempre monitorato con sms da Julio, Bettina e Patricia!!! Allo scadere delle 24 ore di sciopero, alle 12,00, non vedendo nessuno della compagnia all'orizzonte la gente ha cominciato a battere le mani ritmicamente, una scena impressionante, si sentivano tutte le mani creare un immenso boato intermittente.....forse abbiamo qualcosa da imparare su come si protesta??!! Insomma, per farla breve, sono stato nell'aeroparque 12 ore, sono entrato in due liste d'attesa, la prima e' andata a buca, la seconda ha visto il pronunciamento del mio nome e cognome ad alta voce e mi sono unito alle scene di giubilo di tutti gli altri "nominati".....erano le 18,30, sono arrivato a Salta alle 20,30 e...............naturalmente, la mia "mochila" (lo zaino) non e' arrivata, e' rimasta fra i bagagli in stand-by!! Quindi, ulteriore coda per il reclamo e mi sono preso un remis per farmi portare al Residencial Elena, dove sapevo che avrei trovato un letto per dormire. E qui il colpo di scena, erano gia' le 22,30, pensavo di trovare una citta' semi-addormentata, ero affamato ed esausto, ed invece Salta ha svelato un volto inaspettato, vita notturna a mille, tutto aperto, traffico in tilt, fiumane di gente per le strade; questa sorpresa mi ha fatto dimenticare di colpo la stanchezza e la delusione di aver perso una giornata intera, una cosa gravissima nell'economia del mio viaggio! Ho preso possesso rapidamente della stanza in una bella struttura coloniale, con una serie di patii su cui si affacciano le stanze, e mi sono buttato nel fiume, sono andato a mangiare ad orari piu' che leccesi, mi sono subito sentito a mio agio, il clima caldo, molto caldo, sorprendentemente caldo (in fondo qui siamo gia' a 1000 metri sul livello del mare, ma forse non ho tenuto conto che mi sono anche avvicinato molto al tropico del capricorno) e l'aria coloniale mi ha fatto sentire come a Santiago de Cuba o ad Antigua Guatemala, queste facce "mezclade" mezze indio, mezze spagnole sono state un tuffo nel passato! Ho subito goduto di Salta, come se volessi recuperare "le temps perdu" o volessi cancellare le 12 ore precedenti, ho goduto della sua splendida piazza, illuminata magistralmente, a risaltare la Cattedrale, il Cabildo e vari altri palazzi coloniali, molti di questi ormai divenuti ottimi alberghi. Poi mi sono andato a chiudere nel guscio e stamani mi sono concesso di svegliarmi alle 8 e un quarto!!! La sempre piu' sorprendente Aerolineas Argentinas mi ha fatto recapitare direttamente al residencial il mio zaino mentre io ero a zonzo per la citta' in mattinata, non ci speravo proprio!!! Salta, Salta, Salta, Salta, Salta sin parar, potrei scontatamente fare il verso della canzone che ha imperversato, se non sbaglio, l'estate scorsa, se non fosse che la canzone nulla ha a che fare con la citta' argentina, pero' rende bene l'idea "Salta, sin parar" difatti ho "disfrutado" Salta senza fermarmi! Ho sinanche preso il "teleferico" per raggiungere il Cerro San Bernardo, dal quale si gode della vista a dismusura di Salta e di tutti i monti che la circondano sino alle ormai vicine Ande (ti avrei voluto vedere Naila sul teleferico con Rebecca pronta a fare il bungee jumping!!). Nella plaza 9 de Julio non mancavano i parenti dei desaparecidos che appendevano le schede con tanto di foto dei loro cari morti o spariti nel nulla per mano della dittatura di Galtieri e Videla, schede dettagliatissime in cui appariva anche il luogo della sparizione e il responsabile al tempo della Jefatura, che poi altro non e' che il Comandante in capo dell'autorita' del luogo......e' una ferita aperta questa per l'Argentina, fra pochi giorni ricorre il trentennale del golpe militare avvenuto il 24 marzo 1976 che rovescio' il traballante ed altrettanto autoritario governo "democratico"(!) di Isabelita Peron, la seconda moglie del padre padrone dell'Argentina all'epoca gia' morto! A tutto cio' aggiungo l'assoluta sicurezza per le strade che fa da contraltare al rilancio, ad ogni angolo di strada, dei lustrascarpe (e ne ho visti tanti bambini), dei carrettini mignon che vendono piccole cose od anche gelati e "facturas" (che non sono ielle, bensi' dolciumi), qui per la prima volta qualche bambino o qualche anziano mi ha chiesto degli spiccioli...... SALTAndo di palo in frasca faccio una nota di colore, qui di Jennifer Lopez, c'e' la semina, donne con questa pelle ambrata, non molto alte, fisicamente al top, occhi neri e penetranti, capelli lunghi, liscissimi e corvini, piene di curve ad alto rischio, ripeto il seminio e non era quanto mi aspettavo, ma qui in effetti la mescola di sangue e di razze e' avvenuta molto piu' che in altri paesi latino-americani come Peru', Bolivia o Ecuador, si sono susseguite varie ondate migratorie di ogni nazionalita', dagli sapgnoli agli italiani sino, finanche, i croati! Immaginate un po' voi da questo mix cosa e' venuto fuori!! Io da domani mi perdo fra la "puna" argentina, le "quebradas" e i villaggi piu' o meno andini, ho una tre giorni da dedicare alla Valles Calchaquies, a Cafayate, a Purmamarca, a Tilcara, faro' molti molti kilometri, dicono che per l'ennesima volta vedro' un altro mondo, sono pronto a raccontarvelo! Davide
p.s. per Rosa: grazie per la precisazione, ma, dimmi un po', a Sharm, posto che te lo dico papale papale lo ritengo indegno, non arriva internet per connetterti di tanto in tanto? Sono cosi' retrogradi? p.s. per Marina: dai, la prossima volta ti avviso e venite anche voi, solo che penso abbiamo budget differenti!!! p.s. per Mariapia: si, si comincia a raccogliere le tue cose a cui tieni di piu' e trova qualche "enfant terrible" routard dei tempi moderni, in Italia l'aria si e' fatta pesante da un pezzo! p.s. per Fabio:guarda, se c'e' una buona cosa di questo viaggio e' la disintossicazione da calcio!!! Tuttavia domani e domenica, Paolo e Alcide, lancia in resta, l'onore prima di tutto!!!
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