Marina Wiesendanger's
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  03/08/2005; 21.55.40


mercoledì 13 luglio 2005


 

 

Piano. Li abbiamo visti tutti noi in una vacanza esotica su sfondi di panorama fantastici.

Ce n’è sempre uno che scopa, a volte lo ritrovi in una foto scattata per altro argomento.

Lo fanno pianissimo, tanto da meravigliarci, i bianchi un po’ razzisti pallidi , guarda quello lì!,

và che voglia di lavorare! la chiamano indolenza,

lo vedi subito il manager in mutande pieno di crema e di invidia, ma non

è quello il motivo,  l’ho fatto anch’io oggi cercando di imitare il loro ritmo esperto.

Ero sul bordo della piscina e scopavo, e ho capito la loro lentezza esasperante, era anche

la mia concentrazione. Perché le foglie secche vanno dappertutto e soprattutto dove non te lo aspetti, i fiori, io ho messo gli oleandri,

qualcuno poi ha lasciato aperta una cannetta d’acqua per un paio di notti e adesso sembra di essere in Sicilia o sull'autostrada sud,

i fiori caduti si appiccicano per terra, o

se secchi schizzano via come impazziti, non li controlli. E’ necessario scopare piano.

La scopa poi è sempre ignorante, non è mai di soddisfazione.

Piano piano bisogna fare, perché lo scopo dello scopare è non avere,invece di una piscina, una vasca di petali di fiori.

Ho finito adesso,sono stanca, non è stato facile.

 


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© Copyright 2005 Marina Wiesendanger.
 
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