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mercoledì 31 agosto 2005 |
http://www.avantdedormir.com/blog/stories/2004/09/04/macef.html
Ho riletto questo post scritto un anno fa. E mi vengono i brividi. Non ho preso il treno del 29 agosto, come ho fatto per tanti anni. Spero sia meglio il macef del 2005. E' un augurio di cuore. Anch'io sono meglio, sennò che si invecchia a fare?
11:06:42 PM
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venerdì 19 agosto 2005 |
Se sembra stupida questa storia di tutti i miei gattini non lo è per me.
Telefona un tizio che ha letto un cartello lasciato dal ferramenta.
Lei ha dei gattini.
Sì cinque.
Me ne dà uno?
Vorrei darne due, perché sono una famiglia e giocano tanto insieme,
sono felici, è meglio anche per voi, piu’ facile, sono selvatichini.
Ma io ne voglio uno.
Lei ha un giardino?
No, sto a Firenze in appartamento.
Ah. Capisco, buongiorno.
Richiama dopo un po’ di giorni.
Faccia la brava,,mio nipote vuole un gattino..lo faccia contento.
Va bene faccio la brava.
E mi sbaglio, come sempre, ma perché non imparo mai che non si può fare i bravi,
solo lo sei o non lo sei.
Stamattina sono spariti tutti. Nessun miao di fame, è una cosa incredibile mai successa.
Leggono davvero nell’aria.
Cucino un po’ di carne verso le 11 e li vediamo arrivare circospetti.
Prendiamo Lacoste in gabbia insieme a Fuf, con una buona pappa là in fondo.
Non ti dico tirare fuori Fuf che è ancora troppo piccola per andare via dalla sua mamma.
Lui è grande e se la caverà, anche se, in una casa…povero Lacoste, buffo guerriero.
Mi viene da piangere, per lui e per me che sono così stronza da darlo via al chiuso di una casa.
Passa un’ora, telefono al signore.
Oh mi scusi ho fatto tardi non posso oggi. Ma di che colore è ? ah ma io lo volevo tinta unita!
…………..vedi a fare la brava……lacoste mi guarda dalla gabbia con gli occhi grandi di paura……….
Signore, si faccia un vestito tutto marrone per lei e non mi telefoni mai piu’.
Così incazzata che metterò a posto lo stanzino guardaroba, la mia giusta punizione per
non avere dato retta al mio istinto.
I gatti, tutti davanti casa, mangiano pane latte e olio e sono sereni come sempre.
12:24:30 PM
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sabato 6 agosto 2005 |
Inutile negare che un po’ d’ansia per la situazione che c’è, ce l’ho.
Non che l’ansia sia negativa come cosa, anzi puo’ essere stimolante per quelli che stanno intorno, sempre che non sia eccessiva, ma d’azione e creativa.
Di fatto però ho 5 gatti piu’ il Gatto di casa, sempre meno felice. Tra qualche giorno saranno tre i bambini che li inseguiranno dovunque ininterrottamente mentre il Gatto tenterà di morderli un po’ perché la sua tolleranza alla confusione è zero.
Ho chiamato la mia vet a Milano e lei, veloce, ha individuato i sintomi per una cura di Fiori di Bach.
Il Gatto quindi prende, diluiti in acqua minerale attraverso pompetta, due gocce di questi tra i 38 Rescue Remedy:
Prende la Cicory, per i possessivi soffocanti nei confronti delle persone amate.
Il Beech, è il faggio, per gli ipercriticii e intolleranti. lo prendo anch’io, un paio di gocce al giorno, fa veramente bene.
E c’è un’ospite qui, arrivata un po’ ansiosa, due gocce anche lei la mattina.
Il Willow, salice piangente, per gli amareggiati, per chi si compiange
I fiori, totale euro 85.
E oggi mi ha aggiunto la Holly, agrifoglio, che gli darà la grazia, è per l’astio la gelosia
Il rancore e l’invidia e il sospetto..
Intanto i piccoli quattro sono spulciati e sverminati e belli puliti, Eu: 130.
La madre è stata sterilizzata, Eu.110.
Bisognerà farlo alle altre due, 220. Lacoste spero sia maschio, non ha voluto venire dal vet,
ma sembra il piu’ forte e sano di tutte.E maschio.
Ora succede che le cose si stanno lentamente muovendo. Ci sono due richieste per due gattini.
Non solo non so che cosa fare, ma non ci riesco a dormire sopra, come si vede dall’ora tarda.
Chi dare via? Chi sono io per privare due della loro mamma, le mie pappe squisite,
il paradiso che hanno qui?
Le meno belle? Perché le altre due avranno meno difficoltà a piazzarsi. Ma , mentre per un gattino abbiamo trovato un antiquario con piccola figlia e giardino, per l’altro c’è una giovane coppia convivente a Radicofani in appartamento. Senza verde. Chi sacrificare così, loro che corrono tutto il
Giorno su ogni cosa, che giocano con ogni foglia dell’ettaro abbondante che è la loro prima casa?
Io non so e non mi sento di determinare il loro destino. Non sono mica Dio! E infatti accetto consigli razionali.
Kobi mi dice che tutto si risolverà da sé, che il destino si mostrerà. Nel frattempo sono tutti
cresciuti grassini felici e molto selvatici. Sono bellissimi. Il giovanotto di Radicofani,sconosciuto mandato dal vet di qui che gli facciamo pietà, venuto per prenderne uno, è stato qui per un drink esitante, poi un caffè poi un pranzo intero ma non siamo riusciti lo stesso in tutte queste ore a mettere le mani su nessuno!. Avevano capito tutto e sembravano quattro frecce skizzate ,difficili anche da vedere bene. Kobi gli ha chiesto cortesemente, quale vorresti?
Quello che gli riesce di prendere, ha detto malinconicamente il ragazzo.
Sì, sono in ansia. Assumo il faggio sempre piu’ spesso. Dovrei pensare un po’ alla mia vita,
a quello che fu, al futuro. Ancora non c’è stato tempo.
5:31:54 AM
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giovedì 28 luglio 2005 |
28 luglio, 28 i gradi dell'acqua, 40 fuori e all'ombra. come passare dal forno al frigorifero, ma solo per un attimo. ma c'è una bella notizia, non bisogna piu' comprare il corriere per fare il gioco del Sudoku, è in rete e te lo danno in prova per 28 giorni, poi si potrà acquisatrselo. ehm. sono contenta ti segnano in rosso gli errori. non ne potevo piu' di matita gomma e fotocopia.
Vado come un razzo nell'aria bollente, primo livello ma anche medio. Consigliabile in questi giorni di caldo, dove succede poco, tranne il fatto che tutti in paese, come sempre, alle 10,30 lasciano cadere di colpo ogni cosa per fare merenda. Ora questa cosa, nel vago tremolio di calore, si nota di piu'.
7:06:15 PM
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sabato 23 luglio 2005 |
Quando abbandoni di colpo una vita che hai fatto fin lì, e grave non puo’ essere
perché non è certo l’unica vita che hai fatto fin qui.
Quando quindi sei cosciente per quel che è concesso, e serena.
Ti trovi l allora la testa leggera, svuotata di vecchi pensieri, aperta come
il portone, mi viene in mente, del vecchio mercato del pesce a Gallipoli, un bastione
sensualmente rotondo, e buio dentro, tu entri a vedere curiosa i pesci gli oggetti
che staranno sui banchi.
Invece non c’è niente! Né niente, a parte due uomini vecchi che parlano fitto
e hanno un carretto con fili su cui stanno appese collane di peperoncini.
Che sembra un rosso bijoux per l’inverno a Parigi.
Così. Appeso qualcosa, ma soprattutto un colore. La mente è davvero svuotata e il senso del
tempo leggero.
E subito ti entrano cose che prima non avevano posto. Qualsiasi, sensazioni persone coscienze
che sembran passare tra vetri puliti e talmente brillanti che tu, non i contorni non i commenti
né le considerazioni, ma l’essenza stretta di quello che sono, il loro concetto vivente, quello vedi
entrato dentro te.
E’ come guardare la gente che passa sul marciapiede, stando su un muretto un pochino piu’
in là. Tutto si vede e appare facile da comprendere. Oltre le mille parole di una, tu senti quel
piccolo grido di aiuto. Dentro il castello vedi il principe che ne è prigioniero,
in un gesto tra due intuisci la vita consumata in unione che è una e indivisibile,
nel portare una pancia in avanti tu sai come si presenta il mondo a un bambino a venire.
Si beve, piu’ che pensare alla gente, quel succo di vita che oggi li ha spinti fin qui.
Anche una rosa seccata ti dice qualcosa, aspetta settembre, ti dice, non lamentarti di me, sarà maggio di nuovo in autunno.
Anche il gatto piu’ piccolo il meno robusto ti fa chiaro che sta prendendo tempo, mangiare domani vedrai,
oggi sono troppo occupato a capire.
E’ dolce sentire che è bene cambiare e aprirsi di nuovo e lasciare passare di dentro il tempo
che passa che passa e che porta fortune.
4:53:02 PM
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martedì 19 luglio 2005 |
E’ arrivato così qui in campagna, rigido e dolorante. L’ho portato nelle sue camere e ho chiamato
Sonia La Massaggiatrice d’interni, scioglie muscoli tendini e pensieri pesanti.
Io e sua moglie, intanto, abbiamo ripreso la nostra chiacchierata.
La nostra storia di amici va come segue: ragazzetti, figli di amici, a 17 anni mio padre mi
lasciava andare alle feste solo se veniva a prendermi Roberto, e a riportarmi a casa.
Un sabato sera come altri andiamo a ballare in casa di qualcuno. A lui piace una ragazza
che non conosciamo, graziosa fresca minuta con tanto seno, vestita a fiorellini rosa, vita stretta
e gonna a palloncino, decolletée. Mi dice lui sul finire del ballo, ti dispiace Marina se
non ti accompagno? Ho chiesto a Chiara di poterla portare a casa. Figurati dico io,
ti piace molto quella bella contadinella bionda vero? Ero nella fase del vestito da scema,
secondo mio padre, tutto nero occhi capelli, accollata fino al naso, faccia bianca.
Juliette Greco era il mio tipo di dark.
Succede poi che lui la sposa, e insieme alla dichiarazione le parla di me, sua amica d'infanzia,
e del mio commento su di lei.
Quindi non ci vediamo per i prossimi ventanni. A parte il matrimonio, dove lei non mi rivolge la parola.
Ed è peccato, perché io mi ero proprio sbagliata! per fortuna lei è una vera signora e non per modo di dire,
è una principessa napoletana,una Ruspoli con discendenza napoleonica, ha il cuore grande
e dopo tanto tanto tempo siamo riuscite
a conoscerci e pure a volerci molto bene.
Infatti è qui e dorme nella stanza sotto questa, e io aspetto che si svegli perché dobbiamo
fare tante cose, i gatti il bagno discutere di questo libro che mi ha portato, la lavatrice! decidere che cosa
cucinare insieme e poi giocare a carte fino a notte fonda.
E’ stata in gamba lei ad accettare un mio invito anni fa, e quasi tutti gli anni a venire da allora.
E le parole tra noi sono piu’ intense perché sappiamo che dobbiamo recuperare tempo sprecato
a perdonare me, d'accordo, ma soprattutto e soprattutti lui, Roberto.
4:09:23 PM
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piccola gatta skizzata, lei salta il pasto se non puo' mangiare con la mamma. Anche se le dai una ciotola tutta per lei, non interessa. stranamente qui ha la bocca chiusa, ha finito le effe. Invece io ho un flash chissà perchè, che le stringe le pupille. Sulla fronte c'è scritto M.
12:51:12 PM
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Questo è Lacoste, il gatto delle lucertole, la mattina un giretto sull'amaca gli piace troppo. dietro, a fare il fantasmino perchè sono troppo vicina, c' la Cremina.
12:49:57 PM
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Mattina ore 9. C’è un raduno di uomini seduti sul bordo della mia bassa fontana.
Idraulico capo, assistente, tecnico piscina, Kobi.
Vado lì e dico buongiorno. Mi salutano tutti e riprendono subito la loro discussione.
L’idraulico capo però no. Vedo che mi fissa fisso, mi squadra, dall’alto in basso da destra a sinistra,
come uno scanner.
Non come uomo guarda donna, però, ma come uomo guarda vestito che vuole
comprare per sua moglie. Assolutamente.
Lo so, ecchecaspita, se non lo so io! Il negozio, 18 anni, lo so. E’ che io sono troppo elegante
per qui e anche per dovunque, come mi dice Chicchi, troppo elegante! Ho su una camicetta Patafisic,
quella già qui nel blog fotografata e stra stravenduta,
bianca bellissima, sbieca che non è chiaro come è chiusa (a proposito C., la volevi proprio
e te l’ho regalata, tu però non te la sei messa per farmi vedere quanto sei bella e anche contenta, guarda che io sono sensibile, sono troppo delicata, dài cerca anche tu di capirmi!)
e un pantalone Collection Privée?, si scrive con il punto di domanda e fa dei pants da sballo,
loose,con pieghe indifferenti, tessuto aviatore, pure molto vecchi, insomma l’Idraulico li ha notati e se li sarebbe comprati sui due piedi.
Ai piedi delle Camper rosse, stupende d’annata, curiose da quando Enrico, Cuccia!
si pronuncia così per farlo stare giù, è un lupacchiotto di C. appunto, mi ha mangiato un
cinturino per amore, secondo me, rendendo il paio unico.
Ho capito il suo debole, chi l’avrebbe mai detto.
1:15:57 AM
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domenica 17 luglio 2005 |
Supero il trauma di entrare in Perugia, non mi piace la superstrada non mi piace la zona industriale,
si fa così: si lascia la macchina al posteggio e si prende un taxi. Che ti porta alle scale mobili,
una delle tante, per esempio quelle per la Rocca Paolina.
Se quel papa, davvero fetente, lo avesse saputo…. se si fosse sognato, una notte,
quelle dentiere argentose che vanno su e giu' dove lui ha portato morte e distruzione!
se gli fosse venuto un bell'incubo.. tutto è possibile, anche pensarlo.
Io per esempio mi aspetto distratta una metropolitana che non c'è.
Si entra dritto nella Storia, alte volte di mattoni rossi, sembra un film di
tendenza magrittiana aujourd’hui, tetti rovine e scale mobili strette nel ventre della città.
Suonano dappertutto, nella bottega del vino, dal barbiere che intanto lavora, in libreria e
in tutte le strade teatri stadio della città. Si fa un bel casino, è una cosa fantastica.
Noi si va nella Sala Cannoniera, si dice che hai prenotato ti siedi a tavola come a scuola, in fila
rivolti a un’orchestra jazz.
Suonano cantano e sono contenti, i musicisti, di questo appuntamento di luglio,
Si divertono e anch’io. Il kind è High Society, Sing sing sing, Dream a little dream of me,
le so tutte, sto proprio bene.
Fuori a passeggio in Corso Vannucci, non ancora affollato come sarà dopo mezzanotte quando
finiscono i grandi concerti, la città è bella e messa bene. In piazza c’è questo gran pezzo di fontana
del ‘200, un oggettone magnifico appoggiato lì sul pavimento come una fruttiera,
d’ombra sulla Cattedrale tutta mossa di archi e rientranze e di luci e foto che le scorrono sopra, bello, fatto bene,
lo sponsor è la Pilsen ma la coreografia non si dice di chi è nel programma. Peccato, è bravo.
Di fianco il Palazzo Comunale, che la tiene ferma, illuminata com’è e con tutta quell’acqua trasparente che le scorre via
dall’alto, mentre la musica è forte, e qui si fa sul serio.
Siamo in tanti ad ascoltare e c’è il popolo degli zaini, ragazzi che faranno il giro di tutta la
musica in queste notti.
Dove li vedi, senti il meglio del momento e ti puoi fermare a ondeggiare con loro.
Prima, fermarsi da Stanzi, le paste al cioccolato piu’ belle d’Italia, la concorrenza sta a Maglie provincia di Lecce,
c’è spazio per tutti e due, poi ora siamo qui, avendo già recentemente visitato e consumato là.
Avrò tracce marroni in faccia e un filo di cacao sulle tette, lo so, segni distintivi leggeri, vado in giro tranquilla e sola,
inutile far gruppo, ci vediamo tutti al posteggio taxi sennò perdi la serata a controllare dove stanno gli altri, era meglio un telefilm .
Un piccolo urto mi giro, una ragazza mi dice Scusami. Figurati, le rispondo, ci sorridiamo appena e ci dimentichiamo.
Ancora, dopo un pò. La guardo, jeans laggiu’, top lassu’, bella ragazza bionda azzurra, straniera.
Mi spiace, mi dice un pò impaziente, è che non si capisce doive vai! Giri qua, poi là…
E’ vero davvero,sai, non lo so ancora dove andrò! Si vede così tanto?
Lei ride e mi guarda un pò intenta, come volesse capire meglio. E’ piena di fiducia, crede che
arrivi una spiegazione per tutto. Io non ho altro da dirle, se non un sorriso con l’aria tranquilla
di chi sa che il problema non c’è. Ecco, è serena anche lei, complice potrei spingermi a dire,
naturalmente in un nanosecondo, o mi sono inventata tutto?
La rivedrò davanti a un duo che suona Pino Daniele su traccia dei beatles, siamo tante donne
impastate lì come belle statuine, uomini quasi zero tranne uno, alto nordico che tiene un bel bambino sulle spalle
e la mia spintonatrice per mano. Il ragazzino è suo, lei mi sorride per presentarmelo.
Tu sì che sai dove andare bambina per I prossimi diciottanni. Vedrai,
è interessante.
p.s. ah, non fuma piu' nessuno.
9:41:12 AM
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© Copyright 2005 Marina Wiesendanger.
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