Marina Wiesendanger's
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  05/07/2006; 0.50.33


martedì 6 giugno 2006


 

 

Quella cosa rossa ma indolore sulla schiena di Kobi  sottile e lunga come una bruciatura è,

ci hanno detto stamattina, il fuoco di sant’antonio. E lo scrivo minuscolo perché questa,

il Santo, non me la doveva fare.

Stiamo partendo per la Sicilia, il mare il sole. Spegneremo il riscaldamento chiuderemo la piscina

- sì abbiamo tutto qui, anche l’escursione termica -

e via a riposarci dalle fatiche dell’orto. Questa era l’idea, una gran bella idea. Ora però dovrò

mettergli la crema la garza e i cerotti che mi ha dato il dottore, non meno, ha detto, di 6/ 8 volte

al giorno. Cosa vuole dire, andrà bene 7? Quanto fa un giorno diviso 8? Sveglia crema colazione doccia barba

e non sono passate due ore. Il mio intervento medicale lo prenderà al mercato della frutta, giù i sacchetti delle ciliegie e delle pesche, fermi tutti,

mi regga il cerotto attenzione che tiro.

Oppure al mare, dove lui può sì fare il bagno, anzi, ma dopo va sciacquato con acqua dolce, cambiandogli la canottiera che deve tenere perché il sole,

no non può prenderlo.

Ogni due ore. Ho un bikini bianco,nuovo, mi pingerò una croce rossa cadaseno e  poi lo medico.

Chissà che abbronzatura avrà, da muratore, gli tirerò giù le spalline ognitanto.

 

Mi dispero con la mia amica, quella che mi capisce, e scopro che mi capisce a modo suo.

Mi dice, sono sicura che lo curerai bene, è fortunato ad avere una moglie come te, così tedesca.

 

Rimango senza fiato. Pronto, dice lei. Sono qui, perché tedesca?

Oh sei così precisa nel fare tutte le cose, fa lei.

Veramente?! Beh, le torte le faccio proprio così come si deve.Forse perché è ancora nuovo per me. Una torta è un progetto, non puoi tirare via.

E’ come fare un disegno,  un paio di orecchini, solo che è più manuale. Anche quelle salate, sì, anche quelle. Ma da qui a tedesca.. io, che sono così vaga

in questa vita semplice che me lo permette, che soprappensiero mi metto il rossetto per andare dal dentista, finendo stropicciata in faccia come un’indiano

da combattimento, lui poi col camice bianco che gli suggerisco di cambiare prima di rientrare in famiglia.

Tedesca.. avrà mica voluto dire  milanese?  Dal suo punto di vista romano, forse.

 

Ora ho una ruga e un pensiero in più... però Lucia, se dicevi svizzera, non sarebbe stato più carino?

Non avrei potuto fare un plissé.  

 


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© Copyright 2006 Marina Wiesendanger.
 


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