Marina Wiesendanger's
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  01/06/2006; 12.55.25


lunedì 22 maggio 2006


 

Per errore stasera ho riprovato una vecchia emozione, quella di entrare al cinema

a un orario qualsiasi. Sono tornata indietro di ventanni. Allora si diceva, andiamo al cinema? E basta.Biglietto, film iniziato chissà quando,

sigaretta e si era dentro una storia che era tutta irreale,

perché non si capiva niente per almeno un quarto d’ora.

Ma poi…Code d’attesa, orario giusto dentro tutti insieme, pubblicità, film tutto in fila. E poi piu’ tardi.. fumo vietato.

Ma stasera ancora una volta come allora. C’è gente che non era nata e al cinema è andata sempre

all’ora perfetta. Invece io ho sbagliato, non era alle nove ma alle otto. E che film scegliersi

per sbagliare? Un Almodovar che da Cannes è qui vicino, vicino al casello dell’autostrada per  Roma o Firenze, dipende.

Uno che ti racconta che per le donne le leggi non esistono, sono cose maschili,

e se tuo marito ti violenta la figlia, sua o non sua, tu che fai? Tu lo ammazzi,naturalmente.

Piu’ giusto di così! E poi, come i tanti stupri silenziosi, che rimangono nascosti per sempre,

anche la tua ammazzatina non viene mai scoperta. Solo condivisa tra donne, che parlano tanto

tra loro, ma quella cosa lì se la dimenticano tutte per risvegliarsi solo quando c’è da dare una mano alla prossima vittima a cui toccherà la stessa storia.

 

Sbagliando si impara a ricordare i tempi che fu.Volver.  E’ stato bellissimo guardare e sentire per un po’

tutto quel mondo di sentimenti prima di trovare un bandolo per  capire in fila i fotogrammi di questo dolcissimo film.

 


1:45:44 AM    comment []

© Copyright 2006 Marina Wiesendanger.
 


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