Marina Wiesendanger's
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  01/08/2006; 1.48.53


lunedì 24 luglio 2006


 

A me piacciono gli addii, non mi fanno paura.

Mi metto a pesare il sentimento che mi accompagna  lì, al punto del distacco

e mi piace sentire quando il cuore  comincia un po’ a tremare per la fine

di un rapporto che mi ha preso.

E’ d’oro la commozione dell’addio.

A picture named will-piano.jpg

E’ estate, si incontra molta gente che viene da tutte le parti del mondo e riempiono le case dei

residenti stranieri. In una scala da 1 a 10, l’affollamento di luglio è 15.

Ti aiuto io Nancy, ti  prendo questo tuo amico americano, mi ha detto che si è innamorato di me

da subito, è stimolante cara, vedi non ho già piu’quelle stupide rughe ma ho gli occhi come stelle? Vedi che assomiglio alla vispa teresa?

E non disturbarti a farmi un regalo per il compleanno, Nancy! Piu’ di così!

This, sibila lei, it’s not a gift! It’s  just a loan.

Ok, Will, vieni via,  dimmi.

Sei arrivato da Memphis, Tennessee, anzi dal tuo appartamento di Roma.

Da che razza vieni? Scozzesi, inglesi, un pochino di indiano americano.

Italiano perfetto, 4 anni a Firenze.

 

Ci siamo divertiti ad Arezzo, a Bagni Vignone, a  Monticchiello.

Kobi ha parlato con te di design, argomento in esilio da piu’ di un anno.

Ci hanno invitato dappertutto, le amiche italiane di ogni età  subito prese di te, così gentile e raffinato in una lingua non tua.

Canticchiamo “Anything goes” e tu hai promesso a mio marito

di aiutarlo nel suo non semplice progetto di farmi la festa, quella del compleanno.

Marina avrà, gli hai promesso, la piu’ bella della sua vita!.

E hai suonato il pianoforte per me tutta la sera, sotto le stelle e sotto il gelsomino ancora in fiore,

davanti alla fontana che hai reso luccicante con la candeggina! sassi compresi. E non guardando nessuna delle altre 30, o 40 persone.

Hai suonato divinamente e la notte era magica.

Cole Porter, Gershwin…ah Will!  L’ultimo tuo concerto a primavera a NY, l’hai ripetuto qui,

a Paciano!  come dirti grazie? È piaciuto tanto

anche ai gatti, mi hanno portato un topo a testa, indifferenti alla folla.

 

Mi manchi. Appena partito, un vuoto nello stomaco. Ho mangiato (quasi) tutto il vitello tonnato.

Poi l’insalata di pollo ( ho trovato la mela verde che si era persa!)  E anche il lombetto, e le melanzane che hai lasciato. L’ultimo pezzo di pizza.

Un kiwi, dopo. Per forza.

 

Good bye mon bel ami, delicious friend, so long addio.

Torna, e quando vuoi, tu e la tua musica.

 

It was just one of these things, one of these fabulous nights.. e no, non preoccupatevi per me,  non mi annoio in campagna


12:09:26 PM    comment []

© Copyright 2006 Marina Wiesendanger.
 


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