Marina Wiesendanger's
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  07/10/2004; 15.55.35


mercoledì 22 settembre 2004


 

Sulla strage dei bambini nessuno di noi ha detto molto, e sarà perché ci è mancato il fiato.

Anche, credo, perché ci ha scaraventato in un’immagine di pazzi, quella nostra senza scelta,

che siamo contemporanei a questo orrore eppure viviamo la vita dei nostri soliti giorni.

E’ stato per me come vedersi in uno specchio con le immagini conosciute, e dietro,

su un altro piano, lontane ma conviventi, quelle viste alla tv.

La parte infernale è che si sono mischiate insieme, le Nike con il sangue, pozzetto il meteo

e i bambini, e tutto davanti ai nostri occhi, insieme all’insalata e il prosciutto che portavamo in tavola, le 8 ora di cena.

 

Mi sono ricordata di un libro, lo voglio scrivere qui perché ho bisogno di parole che, anche se

 non consolano, almeno ci siano.

 

Il libro è Il Vangelo secondo  Gesu’, di José Saramago, laico e di sinistra, ma con il senso di

‘impetuosa autentica religiosità, nel senso etimologico del vocabolo, capace di travolgere ogni positivo raziocinio’

 

Gesu’ qui è tornato a Gerusalemme, cerca la grotta  di Betlemme dove è nato, là dove Giuseppe

 ha commesso il peccato per cui la vita sua e di suo figlio diventerà tragica, ha pensato a salvare solo il suo bambino senza avvisare le madri di Gerusalemme che all’ora terza sarebbe iniziata la strage degli innocenti.

Gesu’ è lì, davanti alla tomba dei bambini, e il suo destino gli fa incontrare la sua levatrice, la schiava Zelomi, che gli mostrerà la stalla dove è nato.

 

..” vide una vecchia tremendamente vecchia..la rappresentazione vivente, appoggiata al suo bastone, della terza parte  del famoso enigma  della sfinge che dice, Qual è quell’animale che cammina su quattro zampe al mattino, due a mezzogiorno e tre all’imbrunire, E’ l’uomo, rispose il furbissimo Edipo, ma non gli venne in mente che alcuni non riescono ad  arrivare neppure a mezzogiorno, solo a Betlemme, tutti in una volta, se ne sono andati venticinque.

La donna si era avvicinata, piano piano, ed eccola davanti a Gesu’..e gli domanda, Cerchi qualcuno.

Il ragazzo non rispose subito, per la verità non andava in cerca di persone, quelle che aveva trovato

Sono lì morte, a due passi, e non si potrebbe nemmeno dire che fossero persone,

una schiera di infanti con pannolini e ciuccio, frignanti e mocciolosi,

la morte era arrivata improvvisamente e li aveva trasformati in presenze gigantesche,

impossibili da contenere sia in ossari sia in cassette,

e tutte le notti, se esiste giustizia, si riversano nel mondo mostrando le loro ferite mortali,

le porte da cui la vita li ha lasciati, aperte ai colpi di spada.

No, disse Gesu’, non sto cercando nessuno.

 


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