Marina Wiesendanger's Radio Weblog



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martedì 25 aprile 2006


 

L’altro giorno ho passato qualche ora a sgusciare le fave. Poi un bollore, poi la buccina.

Oggi i carciofini, 3 chili e 3 etti, ne hanno dati 1 kilo solo da mettere sott’olio.

Però stavolta l’ho capita che sarebbe stato lungo e mi sono piazzata al sole, nella nuova stanza aperta vicino alla serra, un pavimento un’aiuola vasi di fiori e la seggiolina di plastica

portata da Otranto, bassa bassa..  Mi sono abbronzata. Il tempo passava e passava. Mi sono detta,

dài marina, pensa a qualcosa. Una cosa che ti piace, del lavoro di ieri, tutti quegli anni.

Un romanzo! Pensa.

Non mi è venuto in mente niente. Non riesco a prendermi sul serio.

I carciofini li ho imbottigliati a mezzanotte, devono asciugare bene, su internet ci sono

ricette uguali ma diverse nei tempi di bollitura.

Ultima sigaretta, domani diserbo a mano intorno alle rose. Poi dò 20+20+20.

 


12:43:46 AM    comment []

lunedì 24 aprile 2006


 

 

Quando il blog mi viene tradotto da google, comincia che mi chiamo Navy  invece di marina,

 e va avanti così, io mi diverto tanto.

Qui i commenti di chissà che post, da leggere a voce alta a qualcuno che si sta annoiando.

 

http://translate.google.com/translate?hl=en&;sl=...

 

And ringrazia that the cats have not helped you... Are specialist to dive themselves to rocket in mucchietti of flowers and the leaves that laboriously you collect, to roll up to mo' of ball around the saggina of the broom...

PlacidaSignora • 7/13/05; 9:41:52 PM #


mioddio..verranno also in swimming pool? lasceranno the door of the kitchen for. naah! but if they make it you I say

navy • 7/13/05; 10:53:22 PM #


Careful that the small do not fall in water... no..tranquilla it will not happen! -))

gianna • 7/18/05; 8:29:58 AM #


I confess. Endured I have thought pits given to the erotica literature. Then I have read all. Good sweet birthday wanderer.

George-vr • 7/18/05; 8:33:41 AM #


beh but Giorgio..va well that I am interested of all. thanks. six remembered to you grazie.c' are a song that I have intentional makes me to sing, the Beatles know. Would you still need me, would you still feed me, when I' m... remember that? I now feel them, here after the festina, and comp. the all cats have eaten, also the hosts are calm. oodnight

navy • 7/19/05; 1:09:09 AM #


"All: the cats have eaten also the hosts." Saint sky!!! And the relatives you have you perceive them? Good day

George-vr • 7/19/05; 8:26:23 AM #


oodnight George.

navy • 7/20/05; 12:13:43 AM #


Beautifulst!

Bacchus • 2/6/06; 3:20:48 PM #


I find myself sperso, between comments that I do not understand that direction has taken. Perhaps because they are bewitched from the photography.

Effe • 2/8/06; 11:21:21 AM #


here, anch' I. but I have asked the aid for Paul Valdemarin. It will try that the time exists, even if are contrary sperso, figured we that we feel such and which, only guardandoci..

navy • 2/8/06; 10:09:37 PM #


But the gattini they have divorato also your cellular one? ' - (

PlacidaSignora • 2/11/06; 10:53:54 PM #


As you are beautiful... L.

lorenzo • 2/12/06; 11:01:30 AM #


Evviva I succeed to comment also... After hours of job... L.

lorenzo • 2/12/06; 11:02:17 AM #


oh..come you have made? every thing is illuminated!

navy • 2/13/06; 1:11:59 AM #


Mitì, not indeed new evidence dài please

navy • 2/13/06; 1:12:34 AM #


I read of a birthday auguries in delay: *

giarina • 2/16/06; 4:23:57 AM #


not not, it is the birthday of the past year! for carità.sono a gamberetto of July Giarina. you see that confusion; -)) how you are? here it is spring today, margheritine and sirocco, bulbs that crack the earth I do not know in turn, but for me the winter is ended. FINITOO! they are happy you know

navy • 2/17/06; 3:22:12 PM #


You are beautifulst!!!!!!! a beloved salute! gianna

gianna • 2/20/06; 7:49:44 PM #



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2:51:27 AM    comment []

martedì 18 aprile 2006


 

Sono piena di pasqua, anzi di due, così bene imbottite di cibo di risate e di amici che con naturalezza  ce le hanno offerte, a tavola e sul prato secondo il sole che si dava o non dava,

e grata.

Due donne che hanno lavorato non so quanto, il giorno e la notte prima di sicuro, per mettere

insieme dei pranzi fantastici dove c’era tutto, anche il casatiello e la pastiera e l’uovo ripieno di uova gelate al cioccolato, eppure a guardarle erano  due signore ancora belle e sorridenti.

 

Pensavo che è questa la nuova tendenza che il nostro mondo sociale deve svolgere. Ho visto che pure a NY sono tutti più educati, gentili, si alzano dal posto nel metrò per fare sedere mia nipote, quella che non poteva avere figli, incinta un’altra volta. I vicini si conoscono, si fanno visita, si offrono per un aiuto. Un borgo, anche lì, una voglia di quartiere che una volta, recente, non c’era.

 

Sul prato c’era gente diversa, con storie inaspettate. C’era una coppia straniera, lei svizzera lui no, americano, dal Colorado lui,

Taos lei dopo anni di Zurigo. Hanno due cani vecchissimi, anche loro

volati in Italia, un lupo sordo ma carino, una mastina incrociata con rottweiler, molto rott, sdentata.

Gli ho allungato ogni osso di agnello che ho recuperato aiutando a sparecchiare il prato.

Lui così contento di essere in Italia che è venuto a dormirmi sopra i piedi.

Erano ospiti dai nostri amici e si sono incantati, vogliono stare qui, cercano casa. Per lavorare

gli basta il computer, il problema è la scelta del posto. In centro di un paese, o almeno in walking distance? Sì cara, ma quando fai la spesa,

quella pesa anche solo per 500 metri. La minerale va considerata bene.

Ce n’è una bella a Montefalco ma dalla finestra si vede un brutto enorme serbatoio.

Ecco, è più facile dimenticarsela subito che abitarla e vederlo tutte le mattine.

Discorsi da dopopranzo che si intrecciano in napoletano inglese romano e il mio accento milanese.

La più forte fin qui è la scelta di Nancy, il cognome lo taccio, è già troppo famosa, va bene, è Hart, giornalista americana

che fu mezzo busto al tg della sera e oggi alla Fao, scrive libri e tiene conferenze dovunque,

è già volata in India a insegnare ai giornalisti come si fanno le interviste, ancor prima di digerire

gli arrosti e le colombe ripiene ma prima mi ha raccontato come ha scelto la sua casa qui, vicino a Cantagallina, in fronte a me.

Perché è così. Ognuno di noi crea una storia diversa, scegliendo la sua prossima vita.

La sua: un suo amico fidato le ha detto, Nancy ma tu devi mettere radici, va bene una casa a Roma ma lì vivi in una  cartolina,

non un vero posto. Devi trovare una casa per morire! Prova in Umbria, vai a vedere.

Lei è andata, non capisco come, è una donna molto indipendente, deve stimarlo davvero molto. Si trovava sola a Villastrada

 e in un italiano (ancora oggi) impossibile chiedeva

se c’era una bona casa per morire. Venduto, venduta, e quella? Venduta anche quella. Entra in un bar, il tipo di bar dove

se chiedi un martini te lo versano nel bicchiere grande caldo di lavatrice,

pieno fino all’orlo  senza ghiaccio nè possibilità, e dice ma qui è tutto venduto! Come mai? La indirizzano ancora,

e in mezzo a una stradina c’è un vecchio che si sbraccia, ferma ferma, è lei l’americana che cerca una casa per morire? È la mia,

questa, io gliela vendo subito e vado in città!

Piena di gatti a cui non si piega, scrive libri e prende aerei, fa grandi improvvisate feste quando torna, e non fa a tempo a imparare questa lingua perché tutti ne parlano un’altra o vogliono esercitarsi e va bene uguale.

 

Intanto  che racconta la gallina piccola di Chicchi cerca di fare un uovo dietro a un lampione. Pensa di nascondersi.

 

Nancy mi dice che ultimamente ha imparato una parola nuova qui, coglioni. Brava, le dico, una parola importante,

un riassunto d’Italia, infatti siamo due come da legenda. Altroche un popolo diviso in due,

riassumendo siamo due, io e l’altro.

E tutti voi stranieri che fate a spinta per vivere qui. Un gran complimento, mi rendo conto guardandovi e ascoltandovi.

E’ ora che cominciamo a considerarci un pò, a piacerci, a fare quartiere. Siamo sempre stati due, oggi è evidente dal momento che ci siamo contati.

Invece oggi sul prato, e ieri a una tavola preparata con  che cura! , 

siamo tanti

e tutti diversi e tutti vogliamo

parlarci e ascoltare e scambiare e pronti a fare una nuova amicizia.

 

Una vera pasqua, anzi due.  

 

 


11:29:56 PM    comment []

sabato 1 aprile 2006


E’ un po’ che le mie sere sono rese diverse dalla politica in tv.

Guardo tutto ma proprio tutto, i politici uno dietro l’altro,

si incontrano si scontrano e, confesso, mi divertono.

Stoccafisso (Rutelli a Fini)

Piacione (Fini a Rutelli)

Il dibattito è primitivo, non hanno tempo pour la conversation,

devono segnare punti e li cercano nell’insulto.

Già questo malinteso fa spettacolo. Tragicocomico ma si ride.

Alessandra Mussolini e Mastella, per esempio. Conosco lui,  lei no,

ma è stata lei la migliore tra i due da Matrix. Lei veloce e lui frastornato,

come sotto una campana che suona, lei lo chiama ping pong  e lui fa la gaffe

“.. se il PC non mi ascolterà io mi dimetterò e farò presto il centrocentro”

…Come una coppia di Zelig.

Il più forte, Prodi al tg sull’accoppiata Cinabambini di Berlusconi.

Con accento bolognese “i cinesi fanno un miliardo e trecentomilioni, se anche metà

si dimenticano l’offesa, mò ci sono pur sempre seicentocinquantamilioni che se la ricordano!”

Tremonti trema e sussulta con Pecoraio Scanio sull’energia alternativa, mentre quello parla

di mulini pannelli e doppi vetri lui si disfa, si trattiene poi sbotta, “ma dài!”

Ormai so come Fassino scuote gli occhi alla fine di ogni suo intervento, come Giovanardi

si guarda intorno smarrito alla “dove sono e che ci faccio”, come Rutelli fa Bruto il romano,

quando si mette di profilo fissa un punto per terra e poi mi guarda improvvisamente negli occhi.

Bertinotti quando parla lo trovo da sempre fantastico.

Berlusconi, aspetto di essere sorpresa e lui non mi delude mai.

 

Ormai però ci si annoia, hanno messo a fuoco un paio di insulti e non rispondono più

a nessuna domanda, un giro di parole e si rifugiano nel loro argomento, come noi a scuola

una volta “…ha detto Annibale? Ha portato perfino gli elefanti, che pur con quelle zanne temibili non sono carnivori, come del resto le scimmie. Adamo invece…”

Vince Boselli l’evasione alla risposta, lui che pure interrompe chiunque, anche il proprio socio,

che sempre si offende e gli dice, ma lasciami parlare.

Sì, purtroppo ci siamo incagliati sulle tasse e i nazifascismi, non è più interessante.

Forse pensano che non abbiamo capito bene , forse ci prendono per i fondelli.

Abbiamo capito, credo.Ok, non saremo tassati.

 

Ma adesso sono sdegnata. Ho saputo  che le scuole chiudono giovedì.

Dopo questo invernaccio èl’occasione, per chi ha un bambino, di fargli cambiare aria.

Tutti i bambini di città hanno questo bisogno, perdio. E si tirano dietro due genitori,

 forse anche qualche nonno. E chi va a votare nelle metropoli?  Ma il governo e l’opposizione

non sanno che Pasqua è più vincente di Natale, come vacanza?

Mi dice uno saccente, le elezioni si fanno d’abitudine in aprile e in aprile c’è la Pasqua..

Ma dài, veramente? È  scritto col sangue? Lo sai che esiste il prima e il dopopasqua? È lungo, l’aprile!

E i discorsi sul votare all’80 percento, per assicurarsi che i valori in cui crediamo, le scelte

che faremo, diventino maggioranza? Forgotten, oublié desmentegado?

 

E così finalmente mi scaldo anch’io, tutto questo grandissimo casino che solo una di buona volontà

può prendere sul ridere e metterla sui cicli vichiani della storia, e buttarla sui karma e sui destini dei popoli, per poi spingerci al mare d’ufficio - grande ponte, altro che Messina Reggio Calabria! – code da ponte interminabili, andata precoce e chi s’è visto si rivedrà dopo pasquetta, perché l’italiano ha la politica nel sangue sì, al bar e sui blog e nei salotti, ma ama di più, oh come di più!

la vacanza. E loro dovrebbero calcolare questa  indiscussa verità. E pensare che la metropoli sarà deserta di milanesi,

tranne me che faticosamente

trascinando due gatti arrivo col treno, e tanti turisti e architetti stranieri per il salone del

Mobile, vivranno lieti e  indisturbati la città!

A meno che…no, non possono essere così tremendamente stupidi..

Vuoi dire che si sono già messi d’accordo tra di loro??

Che sanno già come deve andare? Che fanno zelig sul serio?

 

 

 

 


12:19:23 AM    comment []



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Last update: 15/09/2006; 16.02.49.