Marina Wiesendanger's Radio Weblog



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mercoledì 9 luglio 2003


A picture named notte2.jpg.jpgLA seconda casa, o la casa di vacanze, o la vacanza

Si dice che la prima non si scorda mai:

 la prima volta, amore, casa, cosa.

La "prima"di tutto è bella e brutale e poi è andata come è andata.

 Ma la seconda, beh! quella rifiniamola come un quadro come un cibo cucinato ad arte. La seconda vita, la seconda esperienza.

L'invenzione del nostro lavoro, quell'anno, e fino all'ultima piastrella, letto tappeto sedia vaso scopa grembiule lavandino specchio tenda lenzuolo tavolo luce,

è la seconda, quella che ha il merito di essere esperta:        

secondi piatti, un secondo bicchiere, la seconda ( che modi di dire!) scelta.

E' qui che abita la poesia

dove non c'è disturbamento

Puo' essere dovunque

( fuori c'è un tappeto di mucche. la tavola le sedie sono di paglia, al sole. Il dondolo è una pecora nera.Le oche passeggiano sulla lettera che scrivi a chi è rimasto in città. Le galline nascondono una bugia di notte. Esiste una pianta che fa luce la sera? non guardare adesso, qualcosa di verde sta crescendo in soggiorno.Il sole gioca con i petali sui muri, come potrei dimenticarmi quella notte? Puoi farmi un quadro con le rose, mille? Il letto si chiama W Gli Sposi. Il fienile è fatto di 7 cuscini per 1 pisello. La seggiola si ricorda del bosco. Lo specchio è una foglia di garza e di cartone. E' tutto pieno di fiori, fiori di oggi fiori di ieri. Metto quella t-shirt " dai tuoi silenzi e dai tuoi disegni capisco quanto mi ami"

acrilico su tela 120x120cms

 

 


11:13:55 AM    comment []

giovedì 3 luglio 2003


ILL:MO

SIG.SINDACO

GABRIELE ALBERTINI

Milano, il 10.6.03

Oggetto: ricorso ai verbali di contestazione come all/

Gentile Signor Sindaco,

chiedo ascolto e comprensione per la storia che ci è capitata il 30.5.03.

Abbiamo un negozio in Milano, Via Turati 3. Lo curiamo con molta attenzione e amore, mio marito ed io.                                                              Cerchiamo di offrire ai milanesi un posto diverso con il nostro lavoro.

In dicembre, con i dovuti permessi, abbiamo potuto ricoprire la parte scoperta del negozio con una veranda e ne abbiamo fatto un giardino in primavera, seminando piante aromatiche come in serra, con vivo piacere dei nostri clienti.

Abbiamo ultimamente chiesto all'Ufficio competente, settore autorizzazioni commerciali, di potere offrire uno sconto del 20% sull'allestimento della veranda perchè, come per un piccolo teatro, occorre cambiare l'allestimento a ogni stagione.

Si intendeva scontare quanto c'è in vista in questo spazio di 12 mq.

Abbiamo compilato i moduli e messo il numero di pezzi come richiestoci, 60.

I vigili oggi ci hanno obiettato che avremmo dovuto specificare il numero di pezzi per articolo, e non la somma.                                                      Ci hanno fatto una multa di oltre 1.000 euro.

Capiamo la richiesta: capiamo che si potesse barare denunciando un numero totale. Ma non è nel nostro carattere: abbiamo indicato quanto si puo' vedere dalla vetrina, tutta in vetro, trasparente.                                                                                                                                                       I primi ad accorgersi di eventuali furberie sarebbero stai i nostri clienti, che ci rispettano e di fronte ai quali non ci giocheremmo certo la faccia.    Siamo qui dal 1987. Avremmo potuto denunciare un numero piu' alto di oggetti. Abbiamo dichiarato la realtà.

Una multa, e così sproporzionata agli oggetti in vendita promozionale, ci fa rimpiangere di avere chiesto un permesso che potesse essere frainteso. Le chiediamo comprensione per la nostra ingenuità e per il nostro lavoro in buona fede.

Mi scuso del tempo che Le prendo e resto in attesa di un Suo gentile cenno di aiuto.

Con stima,

Marina Wiesendanger 


1:27:34 PM    comment []



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