Marina Wiesendanger's Radio Weblog



N° 7

Verboten fumare.

 

Se ci pensiamo bene, è abbastanza grossa questa frase. A parte nel seicento, quando i tabagisti dovevano rinchiudersi in casa, con coperte alle finestre, perché era un peccato fumare, imposto sopratutto dalla chiesa. A parte quel periodo, il fumare era sempre un piacere. Certo non si fumava nei ospedali, o nelle chiese, anche senza il cartello “Vietato fumare”. Chi voleva si fumava la sua pipa, il suo toscano in santa pace. Era perfino un fatto culturale, dal calumet alla Carmen. C’erano personaggi, che senza fumare non esistevano, Churchill, Castro, Popeye. La seconda guerra mondiale era il primo grande cambiamento. All’inizio si trovava ancora del tabacco, ma non c’era la carta. Si faceva le sigarette con le lettere ricevute da casa, quella carta leggerina era perfetto. Di fatti, chiamavano queste sigarette come l’inizio d'ogni lettera “Caro figlio”. Poi finiva anche il tabacco, perché era più urgente piantare grano e patate. Ed ecco i liberatori americani con le bionde. Hanno fiutato l’affare. Le bionde sono diventate una potente moneta di scambio per i più svariati favori e prestazioni. Poi i fans, quelli dei nazionali, i egiziani, i francesi, i svizzeri e naturalmente i americani. Più tardi il bipolarismo: il tabacco nero - tabacco biondo. Fin qui il fumare ha fatto male a nessuno. Si fumava al cinema. Il cinema Fossati, terza visione, “Ursus contro Dracula”, con i piedi sul schienale della poltroncina davanti e una bella sigaretta. Si fumava a letto. Dopo una bella scopata, una Gauloise, come nei film francesi, quelli in bianco e nero, invece di addormentarsi di colpo. Altri tempi, da raccontare ai nostri bisnipoti. Nei ultimi cinquant anni, i produttori, e in particolar modo gli americani, hanno investito delle cifre astronomiche in pubblicità. Sarebbe interessante sapere quanto. Probabilmente, con questa cifra si avrebbe potuto comprare tutta l’Africa. Ha funzionato. E’ diventato il più grande ed il più remunerativo mercato del mondo. Poi di colpo vrracccc!!! Vietato fumare!!! Si muore, lo stress, il fumo passivo poi. Risarcimenti miliardari per eredi (e i loro avvocati), dopo di morti di fame, i morti di fumo. Il parlamento lavora giorno e notte. Nuove leggi. Qui si fuma, qui no, quanti vagoni fumatori? Se vai a Bergamo non puoi fumare. Se vai a Brindisi si, ma non su tutti treni. Nei negozi non puoi fumare, ma solo a partire dall’anno prossimo, se ci saremo ancora, e sopra tutto, se il governo ci sarà ancora. In macchina, il telefonino non puoi tenere in mano, la sigaretta si. Certo, non puoi mica fumare col auricolare. Anche i grafici ci lavorano, nuovi pacchetti con scritte minacciose e teschi. Fine delle belle confezioni come Lucky strike, Turmac, Memphis. Finalmente vengano usati i balconcini a Milano, zeppi di impiegati in piedi in pausa fumo. Così oltre alla sigaretta, si godono anche l’inquinamento. Ecco l’inquinamento, se s’accorgono che fa male pure quello, siamo fritti. Ecco il fritto, se s’accorgono che fa male pure quello?  

Una via di mezzo no eh? 

 

 



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Last update: 30/03/2004; 17.12.51.