Marina Wiesendanger's Radio Weblog



N° 24

Verboten fumare, parte seconda.

 

L’incubo del ministro Gerolamo Sirchia, un pitbull senza museruola che fuma una sigaretta in un ascensore affollato. Ha cominciato tutto con i contributi integrativi ai coltivatori di tabacco, per il calo della produzione. Non bastava piantare qualcosa d’altro? Quando non si vende più il blu, a noi boutiqueari non danno dei contributi integrativi, dobbiamo comperare il nero. Adesso scrivono sui pacchettini di sigarette “IL FUMO UCCIDE”. Come dire “VA MORI’ AMMAZZATO”. Su quell’augurio c’è comunque sempre il sessanta percento di tasse. E all’ultimo Gran Premio d’Italia a Monza, c’era scritto dappertutto Marlboro. Me ne rendo conto, la svalutazione dell’Euro, l’inquinamento, lo stress della metropoli, il tramezzino sotto vuoto con la Cocacola, la coda in posta… un pacchetto di sigarette è proprio la goccia che fa traboccare il fegato, o il polmone. E visto che, contro tutte le altre cose sopra elencate non c’è nessun rimedio, prendiamocelo col fumo. Sono stati investiti tanti soldi in promozioni e pubblicità per convincerci di fumare. Sono state create delle campagne pubblicitarie con fior di copywriter, artdirectors, fotografi che ci hanno trasmesso con grande professionalità dei messaggi sottili e non, efficaci per convincerci di fumare e di continuare a fumare. Adesso, per favore, non trattateci come delle bestie ignoranti da punire. Quei pubblicitari che dicono da vent anni, che non è più possibile fare della pubblicità intelligente. Lavorate, e aiutateci di ridurre e poi smettere di fumare. Non fateci solo promesse di morire, non fateci solo pagare le tasse e spendere soldi per agopuntori, omeopati, psichiatri e medicinali che magari fanno ancora peggio del fumo.

Beh, ho deciso di smettere. Non perché ho paura di morire o per il Professor Sirchia e la sua pubblicità, ma per tanti altri motivi. Perché un raffreddore, invece della solita settimana, ci mette un mese a passare, perché mi manca il fiato, perché ho la tosse,

perché ho tutte le tasche piene di briciole di tabacco, perché basta, dopo 47 anni di fumo. Vado da mio dottore, lui è d’accordo, come si fa? Dunque, ci vogliono tre sedute d'agopuntura, le metterò un chiodino nell'orecchio. OK, facciamo subito! Momento, le va bene Giovedì prossimo? Va bene, pensavo adesso, ma va bene. Cosa faccio per una settimana, fumo? Certo, se smette adesso è inutile che viene. Già, e uno si sente subito cretino, se smettessi adesso eviterei tutto sto casino, e risparmierei i relativi soldi. Però, se non pago niente, dubito che funziona.

Giovedì prossimo era il 19. Febbraio 2004. Sono andato a digiuno di fumo.

L'ultima volta che ho smesso di fumare, per due anni fra l'altro. Poi, insomma, è così bello ricominciare. Un altro dottore. Mi diceva: mi dia le sigarette e l'accendino. Gli dai, cosa vuoi fare. Poi quel gesto così brutale. Certo, non era un Dupont d'oro. Anyhow, 'sta volta sono andato a tasche vuote, tanto non c'è spreco, Marina continua a fumare.

 



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Last update: 30/03/2004; 17.12.45.