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Marina Wiesendanger's Radio Weblog |
N° 20 Lezione di vita n° 1 Una volta eravamo a Taroudant, tra l'Atlas e il deserto marocchino. Uscendo dall'albergo, un nugolo di persone ci circondano e si offrono come accompagnatori per il suk. Ci accodiamo con un uomo simpatico d'età indefinibile. Una mancia del tutto possibile e partiamo per il mercato. Ci porta naturalmente nei negozietti più interessanti e forse anche più interessati, e va bene così. Strada facendo però, a tutti i mendicanti che incontriamo, la nostra guida da un soldino della sua parte. Lezione di vita n° 2 Un industriale danese, produttore di birra tanto per non fare nomi, s'innamora del Marocco, si compera una vecchia dimora di un sultano, Uled Beril, la mette apposto in una maniera sublime, e ci passa più tempo possibile. Suo autista, che gli aiuta in tutti i lavori, ama il palazzo quanto lui. Ai figli dell'industriale non ne frega niente del Marocco, così lui lascia tutto all'autista ….. che non crede ai suoi occhi, e per mantenere tutto, fa un albergo. Lui nell'orto, sua moglie in cucina. Lezione di vita n° 3 Arriviamo a Uled Beril. Cielo azzurro, strade color ocra, case color ocra, gente color ocra. Un grande muro color ocra. Il palazzo-albergo. Ci aprono il portone, 1000 e una notte, piastrelline a strafotterte, fontanelle, zampillini, pavoni, bouganvilles, limoni, cuscini ricamati, un pollo al limone in taijine squisito. Tre giorni da sogno tra piscina, letto con baldacchino e tavole imbandite. Il conto per favore, mooolto ragionevole. No, ci dispiace, non possiamo accettare carte di credito. Io non ho una lira in contanti. Che facciamo? C'è una banca in città? M'anche dipinta. La banca più vicina è a 100 km. Ci dicono, è sulla vostra strada, se non vi dispiace, fermatevi li per pagare. Abbracci e partiamo per la prossima tappa. P.S. Ci siamo fermati per pagare. |